BIBLIOFILIA

l’emozione di un libro…il dolce fruscìo delle pagine….

Dopo aver letto la bellissima antologia poetica “A parole – in immagini” di Mariella Bettarini (edita da Gazebo nel 2008), mi sono immerso nella lettura di “Haiku alfabetici”, pubblicato nel 2021 dalle edizioni “Il ramo e la foglia”.
Il volume, realizzato in una bellissima edizione, contiene dei disegni di Graziano Dei ed una postfazione di Annamaria Vanalesti. La raccolta è dedicata dall’Autrice al ricordo di Gabriella Maleti.
Gli haiku sono la forma di poesia più sintetica che possa esistere, nei quali il Poeta deve riuscire ad esternare le proprie emozioni in due o tre versi.
Il componimento “haiku” nasce in Giappone nel XVII secolo ed è un componimento che si sviluppa in uno schema di 5-7-5 more (sillabe) in tre versi nei quali si descrive rapidamente una scena.
L’ haiku deriva dal “tanka” componimento poetico di trentuno sillabe. Il tanka è formato da cinque versi; il primo verso contiene cinque sillabe, il secondo ne contiene sette, il terzo cinque, il quarto ed il quinto ne contengono sette. Eliminando dal tanka gli ultimi due versi si ricava un haiku.
L’idea originale di Mariella Bettarini è di legare questi componimenti attraverso un ordine alfabetico, riferendosi ad animali, cose, valori astratti ed altro. Così Mariella si sofferma facendoci riflettere sul “Bene”, sulla “gioia”, sulla “Natura”, guidandoci con sensibilità e saggezza attraverso un itinerario immaginario dal quale si attingono lezioni importanti. Una parte finale è dedicata agli haiku con lettere straniere che non appartengono all’alfabeto italiano.
La raccolta poetica di Mariella è assolutamente un’occasione di riflessione interiore e la consiglio a tutti.

Finalmente mi è arrivato “Un giro di clessidra”, il nuovo libro di Giulio Bernini, edito da GSE Edizioni. Sono rimasto recentemente incuriosito dalle composizioni haiku e tanka e questo libro mi ha regalato la possibilità di apprezzarle ancora di più. Grazie alla piacevole prefazione di Veruska Vertuani si ha una chiara introduzione alle composizioni giapponesi; i dipinti di Emanuela de Franceschi impreziosiscono molto elegantemente tutta l’edizione. L’ Autore coinvolge e stupisce in tutte le sue creazioni, dotate di superba finezza lessicale e suggestive con la loro profonda naturalezza. Consiglio il libro a tutti gli appassionati di poesia, in particolare a coloro che desiderino sperimentare le emozioni delle composizioni giapponesi.

Carlo Vanoni “A piedi nudi nell’arte” – Un viaggio attraverso i capolavori che hanno fatto la Storia dell’Arte, raccontanto con lo stile inconfonidile di Vanoni. Si legge con piacere, come un romanzo. E nel frattempo si impara moltissimo.

Carlo Vanoni “Ho scritto t’amo sulla tela” – Un viaggio attraverso dodici capolavori che ritraggono Donne, famosissime nella Storia dell’Arte, raccontanto con lo stile inconfonidile di Vanoni. I suoi libri mi appassionano molto. Sono lezioni di storia dell’arte, ed insegnano ad analizzare con attenzione le opere.

Il protagonista di questo libro, reduce da una delusione sentimentale, si pone la domanda più vecchia del mondo: perché mi sono innamorato? Per rispondere, decide di interrogare le figure femminili che nel tempo sono state capaci di colpirlo, ammaliarlo, infiammarlo: dalla Galatea di Raffaello a Dora Maar di Picasso, dalla Cleopatra di Tiepolo a Marina Abramovic’, passando per il Ritratto della madre di Boccioni e la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. Ciascuna è un incontro, un carattere, un legame, una scoperta e una perdita. Insieme, sono il ritratto di oltre cinque secoli di storia dell’arte. Con uno stile che combina divulgazione e narrazione, Carlo Vanoni ci offre un punto di vista nuovo sui più grandi artisti della nostra cultura, sul mutare del gusto e degli stili, sulle sfaccettature e i significati della femminilità.

Questo libro è una storia d’amore. Amore per la profondità del pensiero, per l’interiorità che si misura con la complessità dell’esistenza, per la conoscenza che non si accontenta. E’ amore per l’arte e per la vita.”
Ecco come Sandra Landi comincia la sua prefazione a questo bellissimo libro di Kiki Franceschi. Un libro che si legge tutto d’un fiato, tanto sono avvincenti e legati tra loro gli eventi che si susseguono nel racconto.
Kiki ci trasporta, grazie ai suoi lucidissimi ricordi, in uno spaccato di vita che vede gli Artisti fiorentini (pisani e livornesi) dagli anni ’60 ad oggi, a combattere con le loro illusioni e le loro costanti problematiche.
I movimenti artistici, l’impegno civile, le rivoluzioni, le personalità e gli ambienti che caratterizzarono un periodo artistico e sociale che è vivo solo nelle memorie di chi lo sa raccontare. E Kiki ci riesce benissimo, con uno stile incalzante e vibrante che appassiona il Lettore dalla prima all’ultima pagina.
Tous les rêves du monde” non è un libro di storia dell’arte, ma ci aiuta a comprendere la storia dell’arte di quasi mezzo secolo descrivendoci con abilità narrativa molti degli avvenimenti che caratterizzarono quegli anni. E Kiki arriva fino ai giorni nostri e descrive con onestà i problemi con cui gli Artisti come lei sono costretti ad affrontare quotidianamente.
Non importa essere amanti dell’Arte per appassionarsi a questo libro, direi che occorre essere interessati all’amore e alla verità! Scoprirete particolari su Firenze che non conoscevate. Io l’ho letto tre volte, ed ogni volta è stata una scoperta di particolari sempre nuovi. Ve lo consiglio.

Kiki Franceschi “Tous les rêves du monde – Luoghi e persone nel vissuto di un’artista contemporanea” – ed. Altralinea, 2020, brossura pagg. 144.